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Domande e risposte per approfondire la Norma sul nostro settore

A distanza di mesi dalla pubblicazione della Norma UNI 11483:2021 sul Comunicatore Professionale e Tecnico cresce l’interesse generale per contenuti e applicazione, sia a livello nazionale sia internazionale con la pubblicazione della versione in inglese.

Abbiamo chiesto a Tiziana Sicilia, Presidente COM&TEC ed esperto che ha partecipato ai lavori di normazione insieme ad altri colleghi del Direttivo e di altre organizzazioni, di illustrarci questa importante Norma per il settore della Comunicazione Tecnica e per tutti i professionisti che operano nell’ambito della Comunicazione Tecnica Professionale.

Qui di seguito domande e risposte per saperne di più.

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La Norma UNI 11483:2021, pubblicata il 9 settembre 2021, è la revisione dell’edizione del 2013 e presenta e propone contenuti nuovi, aggiornati e rivoluzionari rispetto alla versione precedente.
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Cosa rappresenta sostanzialmente questa Norma?

La nuova versione della norma tecnica UNI 11483:2021 sul Comunicatore Professionale (requisiti di conoscenza, abilità e autonomia e responsabilità) nel quadro delle Attività Professionali Non Regolamentate (APNR), costituisce ad oggi il documento tecnico di riferimento per i Comunicatori Professionali.

Questa Norma individua chiaramente competenze, abilità, professionalità e livelli di autonomia e responsabilità, in tutti gli ambiti considerati, con uno sviluppo particolare nell’ambito specifico della Comunicazione Tecnica.

Questa Norma costituisce un passaggio fondamentale anche alla luce dei cambiamenti, culturali oltre che tecnologici, che investono un settore sempre più cruciale nelle strategie aziendali.

Gli esperti del gruppo di lavoro UNI/CT 006/GL 06 ("Figure professionali operanti nell'ambito della comunicazione") hanno elaborato un documento articolato che rappresenta senza dubbio uno strumento prezioso per gli addetti ai lavori, per le organizzazioni e per le istituzioni che lo stanno già utilizzando e applicando per più scopi.

 

Qualche dettaglio in più sullo scopo e l’esigenza da cui nasce?

Più nel dettaglio, questa Norma ha lo scopo di:

  • Individuare chiaramente il profilo del Comunicatore Professionale fornendo una definizione chiara ed esplicativa dell’attività che svolge
  • Fornire l’inquadramento in base ai livelli Junior, Expert e Senior in funzione dell’autonomia e della responsabilità associate all’esercizio delle attività svolte
  • Raggruppare sei fasi di realizzazione di un tipico processo di comunicazione
  • Suddividere i Comunicatori in professionisti operanti in cinque ambiti distinti tra cui quello della Comunicazione Tecnica
  • Definire i compiti comuni e i compiti specifici dei profili specialistici.

 

Da quali parti è costituita?

La Norma UNI 11483:2021 è costituita e individua chiaramente:

  • Riferimenti normativi (la norma comprende una parte importante relativa ai riferimenti a norme e standard applicabili)
  • Appendice normativa riportante le linee guida per la valutazione della conformità relativa ai risultati dell’apprendimento
  • Aspetti etici e deontologici applicabili per creare una cultura dell’integrità professionale.

Tra i cinque ambiti individuati dalla norma il terzo è quello relativo alla Comunicazione Tecnica. In particolare, per alcune attività e fasi, la Sezione 4.5 della norma ne individua compiti specialistici e specifici.

 

Come definisce questa Norma la Comunicazione Tecnica?

“Per Comunicazione Tecnica si intende il processo sistemico con cui si progetta, crea e distribuisce l’informazione per l’uso sicuro, efficace ed efficiente di prodotti, gamme e linee di prodotto, beni, servizi, software e applicativi”.

Purtroppo, ancora oggi, sussiste tanta confusione sugli ambiti di intervento, sulle abilità e sulle conoscenze necessarie per gestire il complesso Processo della Comunicazione e, in particolare, della Comunicazione Tecnica, a livello di strategie, attività e strumenti da utilizzare, per non parlare della tanta improvvisazione.

Oggi, più che in passato, il punto da individuare per una buona partenza è sicuramente la consapevolezza sull’importanza e sul ruolo della Comunicazione Tecnica e dei Comunicatori Tecnici, all’interno e all’esterno di una qualsiasi organizzazione.

Non sempre è presente e non sempre è facile anche solo parlarne.  Il percorso per raggiungere la consapevolezza e far comprendere il termine e il valore di “importanza” legato all’informazione tecnica e al supporto che deve fornire, è spesso molto complicato.

 

Cosa vuol dire occuparsi di Comunicazione Tecnica oggi?

Produrre Comunicazione e Documentazione Tecnica oggi vuol dire riprogettarla o articolarla con tutte le nuove soluzioni a disposizione e con i nuovissimi strumenti utili a fornire agli utenti finali l’esperienza più efficiente, a seconda del contesto operativo.

Occorre fornire o riproporre informazione tecnica con nuovi mezzi che devono collaborare tra loro.

La Comunicazione Tecnica deve generare un maggior valore e una maggior soddisfazione per l’utente/cliente guidandolo verso l’uso sicuro, ottimale ed efficiente di qualsiasi prodotto o servizio, anche in termini di User Experience (UX).

Una maggiore soddisfazione grazie a una migliore esperienza dell'utente permette o facilita la vendita con conseguente riconoscimento e affidabilità sul mercato.

 

Di cosa avvalersi oggi e cosa considerare in questo settore?

Oggi sono disponibili strumenti e metodi molto utili per snellire e migliorare l’intero processo di gestione mantenendo continuità e aumentando il valore e l’efficacia del Prodotto da vendere e del Prodotto Documentale che lo accompagna.

Ciò non prescinde comunque dai criteri di coerenza, per esempio tra contenuto, configurazioni e media, dalla conformità alle normative, dal rispetto dei requisiti legali, dalle fasi dell’intero processo della Comunicazione Tecnica, comprese le fasi finali di analisi dei feedback per eventuali azioni migliorative o correttive.

 

La Norma si concentra ed evidenzia dei focus importanti, quali?

Indipendentemente dalla tipologia del formato, il focus sull’utente e sulla sicurezza rimangono imprescindibili, mentre l’utilizzo di soluzioni tecnologiche più avanzate porta, auspicabilmente, ad una maggiore comprensione dell’Informazione Tecnica, ad un miglior utilizzo dell’informazione tecnica e dei prodotti accompagnati da informazione tecnica, o che la contengono, con conseguente miglioramento nell’ambito della sostenibilità ambientale.

 

Quali sfide stiamo affrontando e dobbiamo continuare ad affrontare?

Le sfide sono tante e cambiano ogni giorno.

Sicuramente considerare e studiare la migliore e la più adatta UX nella progettazione e realizzazione di contenuti, nella localizzazione, in tutte le forme di comunicazione, anche le più tecnologiche ed evolute, è fondamentale e imprescindibile.

Altrettanto fondamentale è stare al passo con l’evoluzione a livello tecnico, innovativo, di tutte le tecnologie, degli strumenti e delle piattaforme che possono impattare, interagire o supportare i prodotti informativi, documentali e comunicativi, ora disponibili anche e soprattutto per il nostro settore.

È vero e necessario tener presente che alla luce della pubblicazione di questa Norma e in vista della pubblicazione del Regolamento Macchine e di altri nuovi standard, in uscita o in revisione, dovremo assolutamente riuscire a distribuire comunicazione e documentazione tecnica efficaci per gli utenti/clienti e per i reparti all’interno di un’organizzazione, sfruttando le tecnologie digitali.

Definire un’adeguata ed efficace comunicazione e documentazione tecnica in base a criteri o a componenti e fattori precisi e condivisi non è facile.

Possiamo però dire che sicuramente i criteri da considerare comprendono aspetti che coinvolgono l’utente e aspetti che sono o devono essere alla base di ogni progetto di comunicazione e che l’utente percepisce solo durante la sua esperienza nella consultazione o quando riceve informazione.

Possiamo quindi individuare aspetti essenziali quali l’interazione e relazione tra contenuto e utente, compreso l’approccio stesso iniziale, la soddisfazione dell’utente/cliente nella consultazione, nell’accesso facile all’informazione ma anche aspetti concreti ed oggettivi quali la Leggibilità, Comprensibilità, Usabilità, Fruibilità, Conformità a requisiti legali e normativi, Traducibilità, Adattabilità, Portabilità, Riusabilità ma anche e imprescindibilmente una Terminologia specifica, una buona Strutturazione, la Manutenzione dell’intero sistema, l’Aggiornamento, l’attenzione sempre alta al taget di riferimento, il Controllo e la Semplificazione di linguaggio e stile.

Particolare attenzione merita il linguaggio che deve essere chiaro, semplice, univoco, senza fraintendimenti e facilmente comprensibile.

Un linguaggio tecnico controllato e semplificato permette di avere come riferimento un linguaggio universalmente conosciuto e compreso all’interno della rete in cui si opera, anche per facilitare la traduzione e localizzazione multilingue.

Alla base nuove competenze da implementare, nuove sinergie da mettere in atto e interazioni tra le varie soluzioni che collaborano tra loro.

 

Cosa fare anche in occasione della pubblicazione di questa Norma e cosa sta già facendo la COM&TEC?

Adeguare, nel più breve tempo possibile, il settore della comunicazione e documentazione tecnica all’evolversi della tecnologia e accompagnare il cambiamento del settore verso forme nuove di comunicazione sarà impegnativo ma è quello che stiamo già facendo e che dobbiamo continuare a fare.

Tutto questo impatta pesantemente organizzazioni, team, processi, integrazioni, tempi e risorse e tanto altro.

Anche in questo caso occorre arrivare o essere e rimanere preparati e concentrati sull’obiettivo finale, con un occhio sempre vigile su tutte le varie fasi dello sviluppo del processo che deve diventare sempre più snello ed efficiente.

Occorre inoltre, governare processi aziendali che permettano di ridurre gap, interruzioni per mancanza di sinergie e univocità di intenti, disallineamenti, dispersioni di informazioni a danno del recupero e della ripetibilità.  Tutto questo viene prima e va oltre lo sviluppo del singolo prodotto.

 

Possiamo dire che questa Norma costituisce una svolta per il settore?

Questa norma costituisce una svolta importante e significativa per il settore e per gli ambiti rappresentati e interessati dai vari profili.

Profili che sono figure trasversali in tutte le organizzazioni e anche verticali nell’organigramma, in base all’inquadramento, ma anche per il ruolo che ricoprono, entrando in sinergie e collaborando a vari livelli per realizzare progetti di comunicazione efficace e sicura.

 

Di quali competenze e abilità stiamo parlando esattamente e con quale tipo di riconoscimento?

Le conoscenze, abilità e competenze richieste a questa figura professionale sono quelle richieste dal mercato oggi, che si svilupperanno nei prossimi anni, a livello di implementazione ma anche di riconoscimento formale e certificato.

Sono quelle che definiscono un profilo che andrà riconosciuto, con estrema velocità, proprio come profilo professionale. Secondo la Norma si certificheranno le competenze e le abilità ma il profilo stesso ha bisogno di un riconoscimento formale e istituzionale che aiuterà il mercato e che al mercato porterà grandi benefici.

 

Qualche anticipazione sull’attività della COM&TEC in ambito Certificazione secondo questa Norma?

Anche in questo ambito e in questa direzione la COM&TEC è molto attiva.

Già in fase di pubblicazione della Norma, abbiamo avviato un percorso di formazione professionale specifica, strutturata e certificata secondo i contenuti e i principi indicati. Il CQCT Corso di Qualificazione per Comunicatore Tecnico è infatti la prima e unica formazione certificata in Italia per questo settore.

La certificazione secondo la Norma UNI si basa su requisiti, competenze, abilità e responsabilità legati  all’apprendimento e allo sviluppo di metodi e processi necessari per realizzare progetti di Comunicazione Tecnica professionale.

I requisiti indicati sono conformi al QNQ (Quadro Nazionale delle Qualificazioni) e all’EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche).”

Quando complessità del prodotto e bisogno di sicurezza aumentano, occorre prestare un’attenzione incondizionata e occorre farlo affidandoci a professionisti esperti e competenti.

In questi casi rientrano gli ambiti regolamentati, vincolati da obblighi e responsabilità, e quelli in cui la documentazione e comunicazione tecnica costituiscono parti integranti del prodotto, del valore e dell’efficacia del prodotto.

 

Per concludere, un’ultima riflessione su eventuali problematiche?

Certamente le problematiche esistenti, che si stanno generando e che ancora di più si genereranno a breve, non saranno risolte semplicemente con la pubblicazione di questa Norma, di nuove normative e standard o regolamenti ma, piuttosto, con più azioni che più Parti porteranno avanti, auspicabilmente, nella stessa direzione.

Ci sono tutti i presupposti per continuare a lavorare per lo sviluppo del settore e per la crescita del Profilo e della sua valorizzazione in Italia.