Eventi

La comunicazione tecnica entra in classe

A Bologna le aziende insegnano ai ragazzi dei corsi tecnici superiori cos'è la documentazione tecnica. Ne parliamo col nostro socio Carlo Gardini, che ha insegnato, e con la coordinatrice Chiara Tonelli.

Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono costituiti secondo la forma della Fondazione di partecipazione che comprende scuole, enti di formazione, imprese, università, centri di ricerca ed enti locali.

L'ITS di Bologna è uno dei 65 già costituiti in Italia e fa parte di un progetto nazionale, partito da pochi anni, che mira alla costituzione di percorsi di eccellenza che possano formare profili alti finalizzati all'inserimento in azienda. La caratteristica fondamentale di questi percorsi è un forte orientamento alla 'didattica laboratoriale', ovvero orientata alla pratica, che prevede lezioni in aula e in azienda e insegnamenti svolti direttamente in impresa tramite project-work.

L'Istituto tecnico superiore di Bologna, in particolare, nasce dall'esigenza di formare tecnici qualificati per il settore delle macchine per il packaging. Presso la Fondazione ITS Meccanica, Meccatronica, Motoristica e Packaging di Bologna, i ragazzi del corso biennale per Tecnico superiore per l'automazione seguono anche un breve modulo di formazione sulla documentazione tecnica.

L'istituto ha introdotto questa interessante novità da poco più di un anno. Le lezioni, due mezze giornate per un totale di 8 ore, sono state tenute da Carlo Gardini (responsabile Documentazione Tecnica di MG2), che è socio COM&TEC da diversi anni.

Di cosa hai parlato ai ragazzi?

"Le mie lezioni hanno trattato la documentazione tecnica dal punto di vista delle normative tecniche di settore, in particolare la Direttiva Macchine 2006/42/CE spiegando il contenuto del paragrafo 1.7.4 'Istruzioni'. Le lezioni hanno avuto un occhio di riguardo all'esigenza di scrivere documentazione di qualità, come trattato anche dalla Norma IEC EN 82079 'Preparazione di istruzioni - Struttura, contenuto e presentazioni'. Per questa ragione ho insistito molto su cosa significa scrivere con chiarezza e in maniera efficace, facendo presente ai ragazzi che questi sono requisiti fondamentali per una buona documentazione. Ho poi spiegato che nella redazione occorre quasi sempre prevedere la successiva traduzione dalla lingua originale verso le lingue comunitarie e che una buona redazione è la base per la successiva traduzione. Un altro aspetto affrontato nelle lezioni è che le istruzioni costituiscono anche un 'dispositivo di sicurezza', in quanto informano l'utilizzatore della macchina degli eventuali rischi residui che emergono durante l'analisi dei rischi".

Che obiettivo aveva il tuo modulo?

"L'obiettivo era far capire ai ragazzi che tipo di atteggiamento e formazione occorre per scrivere documentazione tecnica; non solo manuali di istruzione, ma anche qualsiasi documento che capita di scrivere ai tecnici durante la loro attività (per esempio, una relazione tecnica da preparare dopo un intervento di assistenza presso un cliente). Quindi un obiettivo ampio, che dovrebbe riguardare tutti".

Qual è stata la reazione dei ragazzi?

"Hanno manifestato un grande interesse. Non sapevano nulla del 'mondo' della comunicazione tecnica. Alla fine, il loro commento è stato: 'Non immaginavo che per scrivere la documentazione occorresse sapere tutte queste cose!'".

Anche Chiara Tonelli, coordinatrice del corso, ci conferma una buona accoglienza per questo tipo di formazione.

"L'accoglienza è stata sicuramente buona. Certamente è un piccolo modulo, e sappiamo che il tema della documentazione tecnica è molto ampio, ma l'importante per noi è anzitutto offrire ai ragazzi una visione ampia del loro ruolo nel mondo produttivo".

Da dove nasce l'idea di questo modulo?

"Il Tecnico superiore per l'automazione e i sistemi meccatronici deve essere in grado di operare nella realizzazione, integrazione e controllo di macchine e sistemi automatici destinati ai più diversi tipi di produzione. Il modulo sulla comunicazione tecnica nasce direttamente dalle esigenze delle aziende, che si confrontano continuamente con la necessità di produrre documentazione secondo le norme e le direttive. La manualistica è proprio uno di quegli argomenti che mancano nella formazione offerta dai percorsi scolastici istituzionali, ma sono richiesti dalle aziende".

Lei conosceva COM&TEC?

"No, ho saputo della sua esistenza in occasione di questa collaborazione con Carlo Gardini. Può essere una opportunità interessante da far conoscere anche ai nostri ragazzi".