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Dieci buone ragioni per convalidare la terminologia tradotta

Indagini recenti mostrano che un numero crescente di persone impegnate nel campo della comunicazione tecnica riconosce i vantaggi della disponibilità di una banca terminologica specifica per cliente – o per progetto. Tuttavia, in base ad alcuni aneddoti, sembra che in questo momento siano poche le aziende che adottano una procedura di convalida della terminologia tradotta, i.e., impiegano esperti della materia per verificare l'adeguatezza dei termini tradotti da parte del cliente. Questo articolo sottolinea alcuni dei principali vantaggi della convalida terminologica, il più rilevante dei quali é un Time-to-market inferiore dovuto all'ottimizzazione del processo di traduzione.

La terminologia tradotta è importante quanto quella originale

I nomi dei prodotti/servizi offerti da un'azienda e le relative caratteristiche/funzioni reppresentano gran parte della banca terminologica di quell'azienda. Detti elementi costituiscono certamente un patrimonio linguistico, ma soprattutto sono ritenuti proprietà intellettuale fondamentale, infatti la loro creazione coinvolge un team di esperti provenienti da diversi settori, quali product management, costruzione del prodotto, comunicazione tecnica, comunicazione marketing, legale, ecc.

Tuttavia, creato il termine in lingua originale e sorta la necessità di tradurlo, più spesso di quanto si creda, l'unico esperto coinvolto nella traduzione della terminologia è il traduttore. Oggigiorno la maggior parte dei traduttori sono freelance che lavorano per più clienti/agenzie e necessariamente posseggono soltanto una conoscenza limitata del prodotto specifico, della concorrenza, ecc. Questo vale soprattutto per i nuovi prodotti.

Dopo aver investito tanto tempo e tanti sforzi nello sviluppo della terminologia in lingua originale, nel momento in cui l'azienda da in outsourcing l'intero processo di traduzione terminologica, fondamentalmente affida lo sviluppo della terminologia nella lingua di destinazione a un (qualsiasi) traduttore, i.e. qualcuno le cui credenziali e il cui livello di esperienza in materia potrebbero non essere state interamente verificate da chi acquista la traduzione. In questo modo, le parole chiave che in molti casi esercitano una influenza primaria sulla commerciabilità – e sulla fruibilità – del prodotto o del servizio vengono determinate da qualcuno che solitamente non è vicino all'azienda cliente, per non parlare del prodotto.

Far convalidare i termini tradotti da un esperto della materia, i. e. un tecnico locale o un marketing manager (sia interno che con distributore) permette, in parte, di colmare questo divario e garantire che i termini tradotti sono effettivamente appropriati e adeguati al mercato di destinazione.

I traduttori acquistano sicurezza

Molti traduttori sono perfezionisti: per loro abbastanza bene non è abbastanza! Metteranno in questione la validità dei termini inclusi nel glossario – siano essi forniti da un'agenzia o da un collega. Dalla mia personale esperienza come traduttore professionista di vecchia data, posso affermare che i termini di cui mi fidavo di meno erano proprio quelli che io stesso avevo ricercato/creato, essendo pienamente consapevole dei miei limiti. Il risultato: utilizzo incoerente del glossario a causa del fatto che il traduttore ha scoperto termini "migliori" durante la traduzione, oppure una infinità di commenti e note sul perché il termine di glossario non rappresenti la scelta migliore nel dato contesto.

D'altro canto, un glossario che porti il sigillo dell'approvazione da parte del cliente o di un rappresentante designato, dovrebbe convincere qualsiasi traduttore che non sono necessarie discussioni né ricerche e che i termini inclusi nel detto glossario convalidato possono essere utilizzati con tranquillità.

Figura 1: Una memoria traduttiva con i termini di glossario evidenziati nel segmento d'origine. La disponibilità di una terminologia convalidata incoraggia i traduttori a utilizzare coerentemente i termini 'giusti' anche nei progetti più ampi e più complessi.

La revisione locale richiede meno tempo o si omette perfino

Al momento la revisione locale di un documento tradotto è considerata "migliore pratica". Questa fase a garanzia della qualità fa sì che una data traduzione corrisponda ai requisiti del mercato di destinazione. In un panorama in cui il fornitore di servizi di traduzione ha attuato un Programma generale per il Controllo Qualità (utilizzando ASTM F2575, SAE J2450, o altri standard di qualità della traduzione), l'utilizzo errato o incoerente della terminologia è uno degli errori più frequentemente riscontrati dal revisore locale. E ciò non sorprende molto se si considera il fatto che la terminologia utilizzata nella preparazione di una traduzione non é stata convalidata, e dunque autorizzata, dal cliente.

Se un esperto della materia locale convalidasse la terminologia prima di procedere alla traduzione, i revisori non dovrebbero più controllare la terminologia (la verifica terminologica può essere eseguita con mezzi automatici), riducendo drasticamente il tempo necessario alla revisione locale. Per alcune società con processi di traduzione (e convalida terminologica) consolidati, la revisione locale di molti tipi di documenti non si rende più necessaria: una lunga relazione tra chi acquista la traduzione e chi fornisce il servizio, insieme a istruzioni dettagliate per i traduttori, guide di stile specifiche e, naturalmente, una terminologia convalidata, portano a documenti tradotti che non otterrebbero nessun altro beneficio da un'ulteriore fase di Controllo Qualità.

Si evitano quelle modifiche dell'ultimo momento che richiedono tempo e denaro

Normalmente i revisori locali insistono perché il testo tradotto – e la terminologia in esso contenuta – venga revisionata quando tutti gli altri lavori, come traduzione, editing e DTP, sono stati completati, ossia appena prima della pubblicazione. Si preferisce revisionare il documento tradotto nella sua versione finale, ovviamente, per poterne controllare la completezza, il posizionamento del testo, la formattazione, oltre all'utilizzo corretto e coerente della terminologia.

La revisione locale è la fase tipica che vede insorgere molte, se non la maggior parte, delle quesitoni terminologiche. In ogni caso, la richiesta di modifiche terminologiche (o ogni altra modifica del testo correlata) appena prima della pubblicazione significa dover aggiustare non solo il testo tradotto, ma anche il documento nel suo formato di pubblicazione originale (i. e., InDesign, FrameMaker, Flash, ecc.). Il fatto che questo tipo di modifiche richiede il coinvolgimento di uno specialista DTP implica due gravi conseguenze: 1) le modifiche di terminologia da effettuarsi all'ultimo momento sono molto più costose rispetto ai cambiamenti nel testo che possono essere apportati dai traduttori. 2) Le modifiche dell'ultimo momento richiedono più tempo perché spesso gli specialisti DTP non hanno familiarità con la lingua di destinazione, pertanto i cambiamenti da essi apportati devono essere revisionati ancora una volta da un traduttore.

Figura 2: Un esempio di progetto in cui il revisore locale richiede numerose modifiche terminologiche in un documento altrimenti pronto per la pubblicazione (le parole evidenziate indicano la terminologia ‘sbagliata').

Il Time-to-market si riduce

Molti progetti di traduzione commerciale sono legati al lancio di un prodotto o di un servizio sul mercato mondiale. In realtà, la traduzione è un passaggio critico di gran parte di tali lanci, ovvero un dato prodotto o servizio può essere introdotto a livello internazionale solo a traduzione completata. Per lo stesso motivo tutti i vantaggi ottenuti ottimizzando la traduzione (ad esempio, riducendo il tempo della revisione locale) consentono all'azienda di introdurre prima il prodotto o il servizio.

Il fatto che un dato prodotto possa potenzialmente generare guadagno con settimane di anticipo solo perché la banca terminologica è stata convalidata prima che cominciasse la traduzione, dovrebbe costituire una forte motivazione ad attuare questa fase aggiuntiva nel processo di localizzazione.

I costi di traduzione diminuiscono

Sì, aggiungere la convalida al processo di sviluppo della terminologia ha un costo: bisogna individuare e formare un esperto della materia interno o esterno (se fosse la stessa persona che revisiona le traduzioni in un dato mercato sarebbe l'ideale), sviluppare e documentare procedure operative standard (SOP), modificare l'infrastruttura tecnologica per la gestione della terminologia e, naturalmente, retribuire i convalidatori per il loro lavoro.

Diversi studi hanno mostrato che il lavoro terminologico porta i suoi frutti entro due anni (si faccia riferimento, ad esempio, a Böcker, Gust) e ciò è particolarmente vero se la convalida è parte del ciclo di sviluppo della terminologia. Se la terminologia convalidata dal cliente è disponibile prima che inizi la traduzione, il fornitore del servizio di traduzione potrà ridurre o eliminare la revisione locale e, forse, altre costose fasi di Controllo Qualità, che altrimenti sarebbero necessarie per garantire che la traduzione finale rispecchia la terminologia preferita dal cliente.

Ridurre gli attriti tra FSL e chi acquista la traduzione

Ogni qualvolta un revisore dalla parte del cliente individua errori nella traduzione della terminologia, la qualifica, le procedure e la diligenza di chi fornisce il servizio di traduzione vengono messe in discussione. Questo vale soprattutto se il FSL adotta un metro per la qualità come il SAE J2450, che valuta gli errori terminologici come il peggiore errore che un traduttore possa fare.

In base alla mia esperienza, molti dei cosiddetti errori di terminologia individuati dal cliente sono semplicemente dovuti al fatto che il cliente non ha comunicato le proprie preferenze terminologiche a chi fornisce il servizio, all'inizio del progetto. È un errore chiamare ‘Chiavetta' una ‘Pennetta USB'? Di certo è un problema se il revisore del cliente si aspetta di vedere ‘Chiavetta' mentre il fornitore della traduzione utilizza ‘Pennetta USB'.

In situazioni simili, e-mail e telefonate accese tra le due parti sono tanto prevedibili quanto non necessarie. Procedere non solo alla gestione della terminologia da parte del fornitore del servizio ma anche alla convalida dei termini da parte del cliente prima della traduzione è una efficace strategia che permette di evitare tutte quelle infinite e inutili discussioni sull'utilizzo errato della terminologia.

Automatizzare il processo di convalida

Uno dei problemi principali attenenti la convalida terminoligica – come per ogni tipo di revisione da parte del cliente – è rappresentato dal fatto che si tratta di un processo esterno (dal punto di vista di chi fornisce il servizio) e, in quanto tale, risulta difficile da gestire. Anche se il FSL utilizza un sistema di gestione per le traduzioni, molto spesso preparare i glossari per la convalida richiede l'intervento manuale del project manager.

In ogni caso, uno specifico sistema di gestione della terminologia basato su un server potrebbe disporre di funzioni per la notifica automatica di convalida terminologica, monitoraggio del processo e creazione automatica di un processo di verifica.

Uno degli strumenti software grazie a cui le aziende possono automatizzare gran parte del processo di convalida terminologica è TermWiki, uno strumento basato sul web per la gestione congiunta della terminologia sviluppato da CSOFT.

Figura 3: TermWiki Professional, un esempio di sistema per la gestione della terminologia che genera automaticamente notifiche dei termini disponibili per la convalida.

Strutturare un processo inevitabile

Se la revisione (locale) da parte del cliente fa già parte del programma di traduzione, il processo di convalida terminologica è già in atto. Tuttavia, correggere i problemi terminologici in una fase avanzata del ciclo di traduzione si rivela inefficace e costoso. Inoltre, nella fase finale della revisione, quando molti agiscono sotto panico (Oh mio Dio, siamo già in ritardo e abbiamo già speso più del previsto!), è molto probabile che le modifiche nella terminologia richieste dal revisore vengano apportate nel documento sottoposto a revisione ma non nel glossario.

Il modo migliore per effettuare la convalida terminologica è spostare questa fase dalla fine all'inizio del ciclo di traduzione e accertarsi che tutte le modifiche nella terminologia siano incluse e rispecchiate nella banca terminologica aziendale. Fornendo ai traduttori una banca terminologica specifica per il progetto, aggiornata e approvata dal cliente, garantisce che i traduttori utilizzino il termine corretto fin da subito.

Garantire la soddisfazione del cliente

La mia definizione di terminologia, notevolmente differente dai relativi standard ISO, come ISO 704 e ISO 1087, é la seguente: la terminologia é quella serie di termini che stanno molto a cuore al cliente. In base a questa definizione, l'impiego di termini ‘sbagliati' in una traduzione diventa un grave problema di qualità.

Per fare in modo che il cliente ritrovi i propri termini preferiti in una traduzione, non basta gestire la terminologia solo da parte del FSL. Se la terminologia non viene convalidata all'inizio del ciclo di traduzione, per il cliente i traduttori (e gli editori!) potrebbero utilizzare i termini ‘sbagliati' coerentemente in tutto il testo, fino alla revisione locale, quando arrivano le modifiche terminologiche, con un prezzo notevole.

Piuttosto che correggere un documento tradotto all'ultimo momento del ciclo di traduzione/poco prima del lancio del prodotto, chi acquista e chi vende la traduzione dovrebbero accordarsi su una convalida proattiva della terminologia antecedente la traduzione, se possibile. Avendo a disposizione glossari convalidati, i traduttori utilizzeranno i termini ‘giusti' (quelli preferiti dal cliente) fin da subito, garantendo la soddisfazione del cliente, senza bisogno di un processo di correzione intenso, lungo e costoso.

Riferimenti e link

  • ASTM. F2575 - 06 Standard Guide for Quality Assurance in Translation [online]. West Conshohocken: American Society for Testing of Materials, 2006 [citato 7 Giugno 2011].
  • Böcker, Martin. Die Investition in Terminologiemanagement: eine Wirtschaftlichkeitsbetrachtung für den Maschinenbau [online]. Stuttgart: tekom, 2010 [citato 7 Giugno 2011].
  • Gust, Dieter. Terminologie - (k)eine Kostenfrage? Wirtschaftlichkeit von Terminologiearbeit. Produkt Global [online]. 2007, no. 6 [citato 7 Giugno 2011], pp. 32-34.
  • ISO 704:2009 Terminology Work - Principles and Methods [online]. Genève: International Organization for Standardization, 2009 [citato 7 Giugno 2011].
  • ISO 1087-1:2000 Terminology Work. Vocabulary. Part 1: Theory and Application [online]. Genève: International Organization for Standardization, 2000 [citato 7 Giugno 2011].
  • Muegge, Uwe. TermWiki: Terminology Management Just Got Easier. tcworld [online]. 2011, Marzo 2011 [citato 7 Giugno 2011].
  • SAE. J2450 Translation Quality Metric [online]. Warrendale: Society of Automotive Engineers, 2005 [citato 7 Giugno 2011].
  • SDL. Terminology Survey 2010 [online]. Maidenhead: SDL, 2010 [citato 7 Giugno 2011].
  • www.termwiki.com

Definizioni

Fornitore di Servizi Linguistici (FSL)

un tipo di azienda che offre servizi linguistici quali traduzione, localizzazione e interpretazione

glossario

una raccolta di parole con significato speciale all'interno di un progetto

termine

una parola con un significato speciale in un dato contesto

banca terminologica

banca dati contenente una raccolta di parole con significato speciale in un dato contesto

terminologia

una raccolta di parole con significato speciale in un dato contesto

gestione terminologica

lo sforzo di controllare l'utilizzo di parole aventi un significato speciale in un dato contesto

sitema di gestione terminologica

un tipo di software per la traduzione che permette agli utenti di raccogliere, elaborare e consegnare una terminologia in maniera coerente

convalida

il processo di controllo a garanzia che un inserimento (o sua parte) risponda a determinati requisiti stabiliti

wiki

tipo si programma software a carattere collaborativo che permette di creare e modificare pagine web in maniera collaborativa

Uwe Muegge è Direttore di MedL10N, dipartimento di scienze naturali di CSOFT. È membro di TC37, la commissione responsabile degli standard relativi alla terminologia presso l'ISO, e di F43, la commissione responsabile degli standard relativi alla traduzione presso la American Society for Testing and Materials (ASTM). Inoltre, insegna Gestione Terminologica presso il Monterey Institute of International Studies a Monterey, CA.

uwe.muegge@medl10n.com

www.medl10n.com