Eventi

Controlli di traduzioni con QA

Negli ultimi tre anni i sistemi di traduzione assistita si sono arricchiti di nuovi "tool" che ci permettono di verificare velocemente vari parametri per quanto riguarda traduzioni eseguite con CAT (computer aided translation). Alcuni di questi fanno parte di "suite" mentre altri sono "stand-alone". Le varie funzionalità da essi offerte rendono possibile una rapida verifica della coerenza delle traduzioni in modo da attivarsi, dove necessario, per porre rimedio ad eventuali problemi.

Fondamentalmente ci sono due tipi di strumenti QA, quelli per materiale monolingue (per verificare coerenza e parametri DTP ecc.) come Acrolinx e quelli concepiti specificatamente per materiale bilingue che confrontano il testo tradotto (target) con il relativo testo originale (source). Generalmente chi si occupa di traduzione dispone di strumenti del secondo tipo, che possono essere parte integrante del processo di traduzione come in Across e Memo-Q, funzionalità disponibili in suite di traduzione come Trados/SDL QA checkers o strumenti standalone come Error-Spy, Yamagata QA Distiller, e ApSIC Xbench.

Ovviamente queste verifiche automatiche vengono fatte confrontando le traduzioni con il testo sorgente: ne risulta che eventuali problemi nel testo originale possano inficiare o addirittura vanificare questo controllo. Bisogna avere consapevolezza di questo fattore nel scegliere gli strumenti e nel valutare i risultati. NON sostituiscono la revisione dei file, ma forniscono delle indicazioni utili per il revisore.

Lo scopo principale dell'uso dei tool QA è di inserire nel workflow un processo volto a verificare e "validare" traduzioni, al fine di facilitare e rendere più celere il processo di revisione e fornire una analisi obiettiva di alcuni parametri di qualità delle traduzioni da utilizzare per la valutazione dei risultati.
Fatta eccezione per i progetti di localizzazione, le traduzioni tecniche si prestano particolarmente a controlli automatici di QA. D'altra parte, materiale di marketing o altri tipi di testi "creativi" sono molto meno adatti per la maggiore enfasi su aspetti soggettivi e stilistici.

I principali parametri che possono essere verificati sono:

1. controllo ortografico;
2. formattazione – per verificare che non siano stati "persi" i formati (tag) presenti nel documento originale;
3. punteggiatura – controllo della punteggiatura al termine dei segmenti, degli spazi prima della punteggiatura (francese), uso corretto della punteggiatura spagnola, uso delle virgolette appropriate per le lingue target (tedesco), presenza di spazi o punti multipli;
4. errori di traduzione – traduzione "dimenticate" (segmento target vuoto), source e target identici, incoerenza nelle traduzioni (traduzioni diverse per lo stesso source o traduzioni uguali per source diversi, segmenti target più lungo o più corto di una data percentuale, segmenti target con caratteri proibiti, segmenti target con più di un numero specifico di caratteri (Excel);
5. terminologici – utilizzando un glossario o un elenco bilingue di termini per verificarne l'uso coerente e/o l'eventuale utilizzo di termini "proibiti";
6. numeri – per verificare la corretta "traduzione" di numeri.

Oltre ai controlli ortografici che deve essere eseguito nei file ITD di SDLX e TTX o DOC di Trados dal traduttore e che – a meno che non venga disabilitato - fa parte dei normali controlli mentre si digita in Across, è anche possibile eseguire un QA, che dovrebbe anch'esso far parte del normale controllo pre-consegna. Purtroppo, questi tool possono fornire dei log piuttosto corposi, con numerosi "falsi errori"; ciò tende a scoraggiarne l'uso. Inoltre, il QA di SDLX non controlla i numeri.

Per ovviare a questo problema, un buon compromesso è utilizzare il tool "freeware" ApSIC Xbench che, oltre ad essere un sistema molto prezioso per i traduttori nella ricerca di terminologia in un corpus di riferimento, offre anche un tool per eseguire i controlli QA. Un altro vantaggio di questo programma è che si può utilizzare per verificare molti tipi diversi di file bilingue, inclusi quelli esportati da memorie di traduzione in formato TMX. Inoltre, al contrario dei log prodotti da altri sistemi QA che forniscono un elenco di "errori" in ordine cronologico, nel log di Xbench le varie incoerenze (mismatch) sono raggruppate secondo la tipologia. Basta cliccare sull'incoerenza segnalata per aprire il file originale al punto giusto per correggere eventuali errori. È anche possibile esportare il log degli incoerenze in formato Excel che può essere analizzato per valutare meglio l'entità e i vari tipi.

Questo strumento è particolarmente indicato per verificare errori di traduzione segnalati come Inconsistency in Target, Inconsistency in Source, Numeric Mismatch e KeyTerm Mismatch. Per svolgere questa ultima verifica bisogna preparare un "glossario" bilingue da utilizzare. Questo può essere un semplice file TXT tab delimited o un glossario MultiTerm esportato in formato XML. Va comunque tenuto presente che tale verifica segnala errori anche se viene utilizzato il termine corretto ma in altra forma (plurale o declinato): per questa ragione, in lingue fortemente declinate al fine di evitare un enorme quantità di "falsi errori" bisogna limitare il numero dei termini alle "keywords", cioè quelle espressioni particolarmente importanti o "in evidenza" (come nomi di manuali o di capitoli), ecc.

Alla fine è importante ricordare che ciò che viene rilevato dal tool non rappresenta traduzioni (necessariamente) sbagliate, ma incoerenze, per questo è particolarmente utile nella documentazione tecnica dove la coerenza è un aspetto molto importante. Altrettanto importante è tenere sempre presente che gli strumenti di terminology QA sono in grado di individuare molte incoerenze nei testi, ma nei manuali tecnici non sono sempre in grado di identificare incoerenze fra termini utilizzati, declinati, nei paragrafi di testo, e l'uso delle stessi termini nelle legende delle figure. Spesso neanche il traduttore, durante la traduzione con Trados o SDLX, è in grado di "vedere" questi aspetti: è perciò importante fare le verifiche nei PDF finali.