La nuova versione di Acrobat incorpora la grafica 3D
Adobe scopre la 3ª dimensione
Adobe ha presentato la quarta versione di Acrobat in febbraio. Dopo Elements, Standard e Professional, è giunto il momento della versione 3D. Questa versione consente l'integrazione della grafica 3D nei documenti PDF, migliorando le istruzioni per gli utenti o fornendo assistenza on-site ai tecnici. Facilita inoltre il completamento dei processi di validazione per i piani di progettazione.
I documenti PDF hanno segnato una svolta nella documentazione tecnica. Destinato principalmente alla stampa di guide e manuali, questo formato viene usato anche per le guide e la documentazione on-line. Il formato PDF è adatto anche ad integrare la documentazione del fornitore con la documentazione generale.
Finora, i passi di un'operazione venivano spiegati con testi ed illustrazioni bidimensionali. Adesso, il formato PDF si sta aprendo ad una nuova prospettiva in tutti i sensi, a tre dimensioni. L'utente ha le redini in mano. Invece di scorrere una pagina dopo l'altra di una guida, l'utente potrà ottenere un accesso "in profondità" nel monitor, in tutte le dimensioni che caratterizzano un macchinario o un componente. A seconda delle impostazioni predefinite, l'utente può usare e accedere ai modelli 3D con varie viste predefinite, funzioni zoom o interazioni speciali.
Procedure di approvazione semplificate
Progettare un impianto o un macchinario richiede un livello elevato di consenso e di coordinazione tra tutti i reparti di un'azienda, anche in termini di documentazione tecnica. Ma non tutti coloro che sono coinvolti hanno necessariamente accesso ad applicazioni CAD o le conoscenze necessarie per utilizzarle.
La nuova versione di Acrobat semplifica il processo di approvazione e di consenso dei programmi di progettazione. A seconda dei permessi disponibili, gli interessati potranno inserire i propri commenti nel modello CAD in Adobe Reader 7.
Fig. 1: Adobe Reader - dalla versione 7.5 in poi è possibile rappresentare documenti PDF in 3D. L'utente può influire sulle viste tridimensionali oppure accedere ad altre interazioni e gerarchie di modelli memorizzate in background.
La creazione di modelli al centro dell'attenzione
La sfida per i progettisti è rappresentata principalmente dalla creazione di modelli 3D. Adobe Acrobat 3D si occupa di tutte le altre fasi di editing. Basandosi su modelli 3D, i redattori tecnici potranno creare e ritoccare viste, movimenti, viste trasversali, fino a disegni esplosi, con tutte le etichette. Il successivo smontaggio dei disegni 3D, la possibilità di mostrare o nascondere componenti e la conversione dei dati CAD in formati intermedi stampabili non sono più passaggi necessari e verranno gestiti completamente da Acrobat a seconda delle necessità.
Verso un PDF in 3D
I modelli 3D sono integrati in MS Word o MS Excel. Il redattore importa il modello, vi aggiunge un testo o un elenco e quindi clicca sul campo corrispondente alla macro ‘Crea'. Si ottiene così il PDF 3D. La macro per la creazione viene richiamata mediante l'interfaccia "3D", simile alle interfacce esistenti installate da Acrobat durante l'installazione in Word o Excel. Se il PDF è già disponibile, ma senza una rappresentazione 3D, il redattore tecnico potrà installare il modello 3D in un secondo momento.
Persino i formati 3D che sembrano impossibili da importare possono essere convertiti in PDF, grazie all'aiuto del software di importazione integrato. Qui viene usata la funzione "OpenGL Capture" (Cattura OpenGL), che utilizza il tasto "Stampa schermo" per convertire i modelli 3D esterni in formato U3D, assieme a tutte le strutture e informazioni di oggetti memorizzabili in background.
Attualmente il software di importazione supporta 120 formati. Per consentire un ulteriore editing dei modelli 3D, Adobe aggiunge un'ampia gamma distrumenti con il "3D Toolkit".
Fig. 2: Come applicazione indipendente, Adobe Acrobat 3D Toolkit aiuta a creare una configurazione tipica, indipendente dall'applicazione CAD, e a editare le impostazioni di scena.
Interazione e documenti intelligenti
Persino i PDF tridimensionali offrono tutte le opzioni di interazione, quali segnalibri, collegamenti ipertestuali e formule. In questo modo è possibile creare un documento PDF con meno pagine ma intelligente nei dettagli e distribuirlo affinché possa essere utilizzato con la versione gratuita di Adobe Acrobat Reader.
Un possibile scenario d'utilizzo è il seguente: Si scopre che un gadget è difettoso e che è necessario sostituire un componente. Mediante il PDF 3D, il progettista è in grado di visualizzare la vista 3D che gli interessa, zoomare sul particolare in questione, ricorrere alle viste predefinite e, se necessario, nascondere o mostrare altri componenti.
Fig. 3: Adobe Reader: una volta selezionato un componente, è possibile accedere in modo interattivo ad informazioni dettagliate da altri documenti PDF.
Oppure, il progettista potrebbe guardare un film integrato sull'assemblaggio, nel punto in cui appare il componente in questione. Da questo punto in poi, sarà sufficiente un solo clic sul componente desiderato per esportarlo ad un modulo di ordinazione o ad un'applicazione di ordinazione basata su web, a seconda dell'interazione definita precedentemente.
Fig. 4: Adobe Reader – esportazione interattiva di informazioni su un componente in un modulo di ordinazione PDF dinamico Misurazione nell'oggetto
Un altro scenario di utilizzo: Si deve stabilire l'idoneità di un componente in termini di dimensioni? A seconda del modello 3D scelto, il tecnico può utilizzare un PDF 3D per accedere ad una scala di misurazione memorizzata in background, oppure convertire le misurazioni da solo, all'interno del modello 3D. Ovvero, le misurazioni possono essere effettuate visivamente in un disegno e i risultati utilizzati come base per misurazioni future.
Film didattici in 3D
Un'altra area di applicazione è data dall'uso dei PDF 3D come strumento di insegnamento. Mediante zoom interattivi e funzioni di movimento, oltre che con viste dettagliate, i redattori tecnici potranno spiegare le modalità di funzionamento di un dato componente e dimostrare la relazione di questo con altri componenti. In base alle impostazioni e ai dettagli, i componenti potranno essere usati anche con animazioni.
Un'altra possibilità pratica è quella di disassemblare un gadget con un semplice clic e, a seconda degli elenchi di parti usati, ottenere un disegno esploso completo ed etichettato, con un elenco parti tabulare. Se interessa solo un determinato subset, l'utente può decidere la sezione mediante il dispositivo oltre il quale devono essere estratti i componenti.
Fig. 5: Adobe Acrobat 3D Toolkit – Vista esplosa con l'aiuto dell'albero degli scenari e della funzione Ruota/Zoom. Nel background è registrata un'animazione.
Complessità dell'applicazione
Gli utenti esperti potranno familiarizzarsi con le funzioni principali in un solo giorno. Altrimenti, calcolare due giorni circa per imparare ad usare l'applicazione. La conoscenza di Java è essenziale per sfruttare l'intero potenziale delle varie interazioni. Alcune marche quali "Right Hemisphere" sono già pronte a fornire assistenza con l'automazione di processi ripetitivi.
Ad ogni modo, per lavorare con questo nuovo formato è necessario inoltre che i contenuti siano preparati in modo adeguato, ovvero che siano adattati alle condizioni del monitor/schermo. Naturalmente, tutte le viste 3D principali possono essere preparate in modo totalmente automatico, con i corrispondenti passaggi di testo, in modo da poter essere stampate su singoli fogli. Il PDF 3D prende vita attraverso l'interattività dei contenuti, prestandosi dunque solo a rappresentazioni su schermo.
Riepilogo
Dato che la diffusione e l'uso di documentazione tecnica è limitato principalmente alla visualizzazione a schermo, il PDF Adobe 3D è lo strumento ideale per spiegare azioni complesse, sia all'utente che al personale dell'assistenza tecnica. Può essere inoltre di aiuto nelle procedure di approvazione tra i reparti di progettazione e di redazione tecnica.
Nota della redazione: le indicazioni seguenti risalgono ad inizio 2006 e pertanto sono puramente indicative
Jörg Oyen lavora nel settore dello sviluppo DTP dal 1986. In qualità di consulente tecnico indipendente, collabora con le aziende per mettere a punto una progettazione più efficiente dei processi DTP, ad esempio mediante benchmarking o formazione sul luogo di lavoro.