Tavolo Tecnico Comunicazione e Informazione - Conferenza Stampa Montecitorio 19/12/19
Un tavolo tecnico aperto a tutte le parti in causa, per portare il contributo di conoscenza di un settore complesso e variegato come quello dei comunicatori, e valutare insieme i migliori passi da compiere nell’interesse di tutti: giornalisti e comunicatori.
Le reti delle associazioni dei comunicatori che comprendono ASCAI, CIDA, COM&TEC, CONFASSOCIAZIONI, FERPI, IAA e UNA, ovvero le associazioni più rappresentative del mercato, hanno organizzato il 19 dicembre u.s. a Montecitorio una conferenza stampa che ha fatto emergere la volontà di trasparenza, informazione e coinvolgimento su decisioni che riguardano le differenze tra la professione del giornalista e quelle dei comunicatori.
E’ questa la forte richiesta al governo dalle principali sigle del settore in merito alla spinosa questione del salvataggio dell’Inpgi, l’Istituto previdenziale dei giornalisti, che versa in una grave crisi e per cui si profila la possibilità di far confluire in esso la platea dei comunicatori, valutati in 15-20 mila persone.
"Il giornalismo e la comunicazione sono professioni diverse, per scopo e modalità di produzione. Unificare queste professioni a livello prima previdenziale nell'Inpgi e poi contrattuale, teorizzando un ipotetico contratto per giornalisti-cominicatori, è illogico e privo di fondamento sia sul piano professionale sia sul piano lavoristico-contrattuale": questo il punto di partenza dell'incontro.
Profili professionali in continua evoluzione, serie di equivoci di fondo che non sono stati affrontati in alcun modo, definizione del perimetro in cui muoversi e circoscrivere i vari profili a cominciare da chi sono i comunicatori, quali figure professionali comprendono e a quali forme contrattualistiche rispondono. Non esiste un contratto specifico, dunque non è possibile identificarli. Per tutto questo e altro ancora su cui discutere occorre un tavolo tecnico strategico.
Le Associazioni contrastano il disegno di legge che prevede l'ingresso nell'Inpgi dei comunicatori, in primo luogo perché tutto è stato fatto all’insaputa dei diretti interessati e delle Associazioni che li rappresentano, in secondo luogo perché non c'è nulla di chiaro.
Secondo le associazioni, non è stata fatta chiarezza su quali strumenti sarebbero messi in atto per individuare quei professionisti che svolgono attività pertinenti alla comunicazione con contratti di subordinazione afferenti ai CCNL di settore e che cosa si prospetterebbe loro entrando nell'INPGI. Le ricadute sul mercato sarebbero pesanti, sia sul welfare sia sui livelli occupazionali.
Tutti hanno a cuore il futuro dei giornalisti e del loro Ente previdenziale, che vanno tutelati, ma non a discapito dei comunicatori, riportano i vari comunicati di questi giorni.
Si sta immaginando una proroga con un termine stringente per la presentazione di un piano di riequilibrio dell'Ente. Il Governo segue la vicenda con attenzione". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, in audizione sulla manovra in commissione Bilancio alla Camera, rispondendo a una domanda in merito alla situazione dell'Inpgi, l'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani.
In chiusura della conferenza stampa congiunta, i rappresentanti delle Associazioni dei comunicatori hanno illustrato i loro obiettivi: fare chiarezza sulla fattibilità dell’operazione, ribadire una ferma opposizione a qualsiasi operazione legislativa di natura puramente contabile che punterebbe a privilegiare una categoria a dispetto di un’altra, esigere un piano strategico di lungo periodo per salvaguardare le pensioni, non solo dei comunicatori, ma anche quelle dei giornalisti. Ecco perché è urgente che le Istituzioni costituiscano al più presto un Tavolo Tecnico per discutere – con tutti i soggetti coinvolti – del futuro dell’informazione e della comunicazione.
Un tavolo tecnico aperto a tutte le parti in causa, per portare il contributo di conoscenza di un settore complesso e variegato come quello dei comunicatori, e valutare insieme i migliori passi da compiere nell’interesse di tutti: giornalisti e comunicatori. E’ questa la forte richiesta al governo che giunge dalla rete delle Associazioni dei comunicatori che attendono risposta e nuovi sviluppi.
Presenti alla conferenza stampa congiunta:
Maurizio Incletolli, Presidente ASCAI Associazione per lo sviluppo della Comunicazione Aziendale
Mario Mantovani, Presidente CIDA Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità
Tiziana Sicilia, Presidente COM&TEC Associazione Italiana per la Comunicazione Tecnica
Angelo Deiana, Presidente CONFASSOCIAZIONI Confederazione Associazioni Professionali
Rita Palumbo, Segretario Generale FERPI Federazione Relazioni Pubbliche Italiana
Andrea Cornelli, Vicepresidente UNA Aziende della Comunicazione Unite
ASCAI www.ascai.it - CIDA www.cida.it - COM&TEC www.comtec-italia.org - CONFASSOCIAZIONI www.confassociazioni.eu - FERPI www.ferpi.it - IAA Italy www.iaaitalychapter.it - UNA https://unacom.it