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L'Italiano Tecnico Semplificato come fattore di maggiore efficienza: intervista ad Alberto Costa

Parte da Vicenza la tappa autunnale del 2018 dell’ITS Roadshow “ITS Italiano Tecnico Semplificato - Comunicare semplificando per l’Industria 4.0”. Una giornata di teoria, pratica e talk, insieme, per confrontarsi e innovare.
Dell’iniziativa e delle sue finalità ne parliamo con Alberto Costa, AD della Technolab Communication Srl, società di consulenza e servizi nell’ambito della comunicazione tecnica, traduzione e localizzazione e Vicepresidente Esecutivo della COM&TEC.

Questa tappa dell’ITS Roadshow conferma una collaborazione già esistente tra COM&TEC e Confartigianato che Lei tra l’altro ha gentilmente favorito e facilitato. Queste due associazioni come possono sostenere la crescita e lo sviluppo delle aziende associate e non solo, e in che modo possono continuare a collaborare per questo obiettivo?

Questa tappa a Vicenza segue altri eventi già organizzati con Confartigianato e si inserisce in una tradizione di collaborazione inaugurata anni fa. L’auspicio per entrambe le associazioni è arrivare al tessuto economico fornendo orientamento e facendo il punto della situazione sulla comunicazione tecnica, in questo caso specialmente nel settore artigiano. Attraverso Confartigianato raggiungiamo delle realtà che hanno come mission principale la produzione e l’obiettivo dell’iniziativa è mostrare che ci sono strumenti e tecniche semplici per arrivare a una comunicazione tecnica che possieda requisiti di chiarezza, efficacia e economicità.

 

Relativamente alla Comunicazione e documentazione tecnica qual è a Suo parere la situazione del comparto manifatturiero e artigianale in generale in Italia e nello specifico in Veneto?

In Italia la documentazione tecnica ha un ruolo ancora marginale, abbiamo in generale una cultura del fare e del produrre molto legata all’immediatezza e non pensata come un processo strategico articolato: il cammino da fare è ancora lungo ma rispetto ad alcuni anni fa la sensibilità sull’argomento è cresciuta. Sicuramente le tecnologie hanno stimolato le aziende a pianificare di più e meglio la produzione e ad avere una visione più completa del processo, dalla produzione alla fase di gestione del post vendita quindi anche con un’attenzione crescente alla documentazione tecnica. Anche la crisi certamente ha costretto le aziende a riflettere sull’efficienza e l’hanno superata le realtà che hanno saputo mettersi in gioco e innovare. In Italia siamo leader nell’automazione delle macchine e lo sviluppo, oltre che nell’innovazione tecnologica, si fa anche attraverso una comunicazione corretta che va dalla comunicazione tecnica del marketing fino all’istruzione per l’uso delle macchine stesse. All’estero ci sono esempi di come il valore della documentazione tecnica sia stata trasformata da obbligo di legge a opportunità di marketing, facendo valere concetti legati alla sicurezza e all’utilizzo rapido già nella fase di valutazione dell’acquisto.

 

Secondo Lei quale impatto possono avere la conoscenza e l’utilizzo dei Linguaggi controllati e semplificati come l’ITS sulla documentazione delle aziende produttrici ed in particolare dei piccoli e medi imprenditori e degli artigiani?

Alcuni settori produttivi, come quello aerospaziale, per necessità sono stati gli antesignani dello sviluppo dei linguaggi controllati e anche le aziende più piccole, che come fornitori hanno a che fare con aziende molto specializzate, si sono adeguate positivamente. L’Italiano Tecnico Semplificato può aiutare concretamente a migliorare l’efficienza dei processi documentali di un’azienda, aiutando redattori e traduttori a creare una documentazione chiara, univoca, comprensibile.