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Dieci buone ragioni per usare una memoria di traduzione

A più di 20 anni dall'introduzione sul mercato dei primi sistemi di traduzione basati su memorie, i sondaggi indicano che la grande maggioranza degli intervistati utilizza tali sistemi, ma che i traduttori che si servono di questi strumenti per tutti i progetti o quotidianamente sono meno del 30 per cento. Gli studi condotti sull'utilizzo delle memorie di traduzione ci rivelano che, a parte la possibilità di recupero delle traduzioni preesistenti, anche gli utenti più esperti dal punto di vista tecnico non sono ancora pienamente consapevoli di tutti i vantaggi offerti da questi strumenti.

Nel seguito di questo articolo vengono esposti i principali vantaggi di cui possono usufruire gli utenti di un qualsiasi sistema di traduzione basato su memorie attualmente in commercio. È opinione di chi scrive che ogni singolo vantaggio sia di per sé sufficiente a giustificare l'impiego di un sistema basato su memorie di traduzione per tutti i progetti, con l'unica eccezione di quelli veramente stravaganti.

1. Riutilizzo sistematico delle traduzioni

Il modo in cui questa categoria di prodotti viene designata trae origine dal fatto che essi offrono la possibilità di conservare abbinamenti tra segmenti del testo sorgente e del testo di destinazione, in modo tale che, quando lo stesso segmento o uno simile si ripresentano in un altro progetto, la memoria può proporne la traduzione.

Diversamente da quanto accade quando si lavora con metodi più tradizionali, che richiedono ai traduttori una ricerca attiva delle frasi tradotte in precedenza, i sistemi di traduzione basati su memorie conducono automaticamente la ricerca all'interno delle memorie e propongono ai traduttori corrispondenze da riutilizzare. Un traduttore che utilizza le memorie non traduce mai due volte la stessa frase o una frase simile.

Molti dei prodotti in commercio non offrono solo corrispondenze a livello del segmento ma consentono ai traduttori di effettuare ricerche su singole parole o locuzioni. La ricerca su unità di testo più piccole delle frasi è di grande utilità per i traduttori che lavorano su documenti che non presentano una struttura ripetitiva a livello di frasi ma che tuttavia contengono una fraseologia, collocazioni ed espressioni idiomatiche ricorrenti.

2. Ricerca automatica nel dizionario

Gli standard di qualità che hanno maggiore attinenza con il tema che stiamo trattando, ASTM F2575 e CEN EN 15038, indicano la creazione di database terminologici multilingua specifici per il progetto come una pratica virtuosa. Perciò, la vera domanda che dobbiamo porci è: come è possibile garantire agli esperti di lingue un accesso veloce ed efficiente ai dati terminologici?

Coloro che creano glossari nei fogli di Excel, nelle tabelle di Word o nei documenti PDF devono interrompere il processo di traduzione e cercare attivamente qualsiasi termine sconosciuto che incontrano. Inoltre, il risultato di tale ricerca è dubbio, poiché al traduttore non è dato sapere in anticipo se il glossario contiene o non contiene il termine che sta cercando.

Se si lavora con le memorie, invece, verranno automaticamente evidenziati quei termini di un segmento che sono contenuti nel componente terminologico del sistema. Grazie alla consultazione automatica del dizionario, i traduttori non devono far altro che selezionare un termine nella lingua di destinazione e inserirlo nel segmento tradotto quando esso si presenta. Con un glossario esauriente a disposizione, i traduttori possono dedicarsi anche ai testi più complessi dal punto di vista terminologico senza interruzioni.

L'illustrazione esemplifica un ambiente di traduzione basato sulle memorie, con la relativa segmentazione del testo, la possibilità di filtrare le informazioni di formattazione e la ricerca automatica nel glossario (i termini disponibili sono evidenziati in rosso).

3. Il controllo di completezza è più semplice

Uno dei requisiti di base che si applicano a una traduzione di qualità è la completezza. Se si lavora con sistemi tradizionali, non è facile essere certi che tutto il testo sia stato effettivamente tradotto. Se invece si utilizza un sistema basato sulle memorie di traduzione, un segmento target vuoto salta immediatamente agli occhi ed è quasi impossibile che il traduttore, il redattore o il revisore non lo notino.

4. Possibilità di gestire molteplici formati di file

Tutti i sistemi di traduzione in commercio che si basano su memorie gestiscono numerosi formati di file. Ciò significa che i traduttori possono tradurre documenti il cui sorgente è stato generato con applicazioni che non sanno usare o di cui non posseggono la licenza. Se un traduttore, ad esempio, utilizza un sistema che incorpora un filtro per Adobe InDesign, potrà tradurre i file di InDesign senza bisogno di installare InDesign sul proprio computer.

In questo modo, i traduttori possono gestire diversi formati di file all'interno di un'unica interfaccia, con cui hanno familiarità, risparmiando al contempo svariate migliaia di dollari in licenze e corsi di formazione.

5. La rilettura e la revisione della traduzione sono più semplici

In base a entrambi i principali standard di qualità, cioè ASTM F2575 e CEN EN 15038, ogni traduzione deve essere riletta/revisionata da una persona diversa dal traduttore. Se si lavora con un metodo tradizionale, è difficile fare in modo che le modifiche apportate a una traduzione siano applicate in futuro a traduzioni simili. Non esiste un sistema semplice ed efficace per avvertire i traduttori che una certa frase va tradotta in un certo modo.

E anche in ambienti di lavoro in cui si utilizzano memorie di traduzione, molti indizi suggeriscono che nella maggioranza dei casi il processo di rilettura/revisione viene eseguito senza ricorrere ad esse.

Da questa pratica discendono due tipi di problemi. Innanzitutto, la rilettura/ revisione della versione tradotta di un documento nel formato di destinazione (ad esempio Microsoft Word) o in un formato intermedio (ad esempio Adobe PDF) normalmente comporta operazioni di copia e incolla manuali, perciò soggette ad errore, per aggiornare la memoria in base alle modifiche apportate. Copiare da un'applicazione e incollare in un'altra è un'attività molto dispendiosa in termini di tempo, e ciò ci porta al secondo problema, cioè al fatto che alcuni esperti di lingue trascurano l'aggiornamento delle proprie memorie dopo la consegna del documento target. Questo metodo di lavoro fa sì che i revisori o i redattori che si trovano alle prese con aggiornamenti delle traduzioni si vedano riproporre gli stessi errori che hanno corretto nelle versioni precedenti del documento.

Se gli esperti di lingue utilizzassero la memoria non solo per la traduzione ma anche per la rilettura/revisione, potrebbero rendere più efficiente il flusso di lavoro post-traduzione eliminando un certo numero di processi che non hanno alcun valore aggiunto e, al contempo, avrebbero la certezza di disporre di memorie sempre aggiornate.


Rappresentazione schematica di un processo di rilettura/revisione di tipo tradizionale. Se per la rilettura/revisione si utilizza un sistema basato su memorie di traduzione si eliminano da due a tre dei passaggi senza valore aggiunto di questo flusso di lavoro.

6. Stime più accurate

In contesti aziendali, è importante avere a disposizione previsioni accurate sul tempo e sul budget necessari per portare a termine un determinato progetto di traduzione. Se si lavora con un word processor, l'unico dato oggettivo su cui basare le proprie previsioni è il numero di parole complessive del progetto.

In una situazione di mercato competitiva, che vede parecchi fornitori fare offerte per lo stesso progetto, coloro che basano le proprie stime unicamente sul numero di parole sono chiaramente svantaggiati. In molti documenti tecnici di una certa lunghezza è presente una percentuale significativa di ripetizioni interne che possono essere individuate dalle memorie di traduzione ma non dai word processor. Per non parlare poi di situazioni in cui i buyer di traduzioni inviano una memoria insieme al documento sorgente e si aspettano di ricevere un'offerta dettagliata che tenga conto del recupero ottenibile.

Ma anche quando non ci sono pressioni esterne che spingono a fare un'offerta assolutamente competitiva, le funzionalità di analisi di un sistema che si basa su memorie di traduzione consentono ai traduttori di programmare con più accuratezza i tempi di lavoro. E se un traduttore può pianificare con maggior precisione i tempi, farà meno fatica a gestire più progetti senza aggiungere ulteriore stress.

7. Ottimizzazione del recupero nei progetti con più traduttori

Quando molti traduttori lavorano all'ampliamento di un documento, ad esempio di un manuale dell'utente, l'utilità di una memoria di traduzione è immediata. Prendiamo invece il caso in cui pochi traduttori collaborano a un progetto per cui non è disponibile una memoria creata in precedenza.

Persino in una situazione come questa, a proposito della quale molti traduttori sosterrebbero che un nomale word processor e un sistema basato su memorie di traduzione si equivalgono, chi scrive è un convinto sostenitore del ricorso alle memorie.

Occorre considerare alcuni fattori: ogni volta che più traduttori sono coinvolti in un unico progetto di traduzione, una delle difficoltà maggiori è quella legata alla coerenza stilistica e terminologica. Se si dispone di una guida di stile specifica per la lingua, alcuni dei problemi stilistici possono essere meno pressanti. Tuttavia, lo scambio, la fusione e la condivisione di memorie tra i traduttori che partecipano al progetto consente loro di avere accesso a tutte le corrispondenze parziali con segmenti creati dagli altri partecipanti. La collaborazione ottenuta grazie all'utilizzo di queste corrispondenze parziali garantisce un livello di coerenza stilistica maggiore di quello che si può ottenere se ciascuno lavora con un word processor, isolato dagli altri partecipanti.

Nei progetti che coinvolgono un gruppo di traduttori, le memorie offrono inoltre il grande vantaggio di poter condividere in modo efficiente la terminologia. Grazie alla funzione di ricerca automatica nei dizionari, tutti i traduttori coinvolti in un progetto utilizzano la stessa terminologia all'interno dello stesso documento e tra documenti diversi. Questa modalità di condivisione della terminologia non solo velocizza la traduzione ma riduce drasticamente il tempo necessario ad armonizzare le diverse scelte terminologiche in fase di rilettura e di revisione.

8. Strumenti avanzati per l'assicurazione della qualità

I sistemi che si basano su memorie di traduzione offrono ai traduttori soluzioni semplici ed efficienti per accertarsi della completezza del loro lavoro, della conformità con i glossari del cliente o di progetto e con le indicazioni stilistiche convenute. Un certo numero di programmi – ad esempio Wordfast e Trados QA Checker tra i sistemi che si basano su memorie di traduzione ed ErrorSpy e QA Distiller tra i prodotti specifici per l'assicurazione di qualità – offrono funzionalità che consentono di controllare un'ampia tipologia di errori.

Tutti questi sistemi eseguono analisi comparative automatiche, cioè controllano se un particolare elemento, presente nel segmento sorgente, compare anche nel segmento target. Grazie a questi strumenti è possibile individuare automaticamente errori terminologici (scostamenti dal glossario di progetto), incoerenze nella traduzione (stesso segmento sorgente, traduzione diverse), problemi con i numeri (valori, formattazione), ecc.

Incorporando il controllo automatico degli errori nel processo di assicurazione della qualità, gli esperti di lingue che lavorano su grandi volumi possono raggiungere risultati qualitativamente migliori sotto il profilo formale in tempi molto più veloci di quelli che sarebbero necessari se si affidassero a metodi di traduzione più tradizionali, che comportano necessariamente il controllo manuale.

Strumenti per l'assicurazione della qualità come ErrorSpy possono generare rapporti automatici sugli errori in modalità batch oppure essere impostati manualmente, in modo interattivo.

9. Aumento della produttività

Come si evince dalla definizione dei sistemi di traduzione basati su memorie fornita da chi scrive, si tratta di strumenti che automatizzano molte attività connesse alla traduzione. Tra gli esempi di attività che possono essere automatizzate ricordiamo la ricerca nella memoria, l'inserimento delle corrispondenze, la consultazione dei dizionari, il controllo di completezza, la validazione dei tag, per citarne solo alcune.

Inoltre, i sistemi basati su memorie offrono vantaggi "ergonomici" all'utente, presentandogli le frasi sorgente e target in un'unica finestra, a distanza ravvicinata, collegate tra loro e sincronizzate, in modo che si spostino simultaneamente, con filtri per nascondere le formattazione, che aiutano il traduttore a concentrarsi sulla traduzione vera e propria ecc.

L'utente ne beneficia sin dalla prima frase che traduce all'interno di un sistema di traduzione basato su memorie. Perciò, anche nella peggiore delle ipotesi, se cioè il testo sorgente non contiene ripetizioni o frasi simili, i traduttori possono lavorare più velocemente perché hanno a disposizione strumenti più adatti.

10. Maggior sintonia con le esigenze del cliente

Da una ricerca condotta da Common Sense Advisory tra i buyer di traduzioni, è emerso che i fattori che incidono più pesantemente sulla decisione di acquisto sono, nell'ordine: la qualità percepita, le abilità di natura tecnica e il prezzo; solo dopo vengono le competenze linguistiche. Nel panorama che caratterizza attualmente il mondo della traduzione, l'utilizzo di un sistema che si basa su memorie di traduzione avrà un impatto decisamente positivo sulle prestazioni del traduttore in tutti i settori che i potenziali clienti percepiscono come critici.

Qualità percepita: Se è vero che le memorie non possono dare alcuna garanzia che la traduzione è conforme al significato del testo originale, è altrettanto vero che possono aiutare i traduttori a verificare la completezza del loro lavoro, cioè che tutte le frasi siano state tradotte, l'adozione della corretta terminologia di progetto, la coerenza dal punto di vista stilistico e della formattazione e così via. La qualità della traduzione dal punto di vista formale può essere accertata e documentata sia grazie alle funzionalità per il controllo di qualità incorporate nei sistemi basati su memorie di traduzione oppure tramite strumenti specifici che eseguono i controlli di qualità in modo automatico. Grazie a ciò, si avranno maggiori possibilità di aggiudicarsi clienti che operano in un contesto ISO 9000 o analogo.

Capacità tecniche: grazie ai sistemi basati su memorie di traduzione è possibile gestire molti dei formati di file più diffusi senza la necessità di estrarre i testi, di convertirli o di doverli rimaneggiare completamente in fase di impaginazione. Il lavoro dei traduttori che utilizzano sistemi basati su memorie si integra perfettamente nei processi editoriali dei loro clienti e rappresenta per questi professionisti un fattore competitivo di grande rilevanza.

Prezzo: il settore della traduzione sta diventando ogni giorno più globale e già oggi la competizione tra traduttori per aggiudicarsi i progetti più interessanti è grande. Per i traduttori, questo significa che la loro sopravvivenza è legata all'aumento della produttività. Comprendere le potenzialità effettive delle memorie di traduzione e sfruttarle appieno – cosa che molti traduttori oggi non fanno – rappresenta una strategia molto promettente per offrire i propri servizi a tariffe davvero invitanti senza dover ridurre i propri standard di vita o addirittura migliorandoli.

Definizioni

analisi

comparazione tra un documento sorgente e il contenuto di una memoria di traduzione per determinare la percentuale di testo già tradotto e nuovo.

rilettura, revisione

verifica dell'accuratezza di una traduzione mediante la comparazione del testo di destinazione e del testo sorgente.

corrispondenza

esito della ricerca in una memoria di traduzione che contiene un segmento identico (corrispondenza al 100%) oppure simile (corrispondenza parziale ) a un segmento che deve essere tradotto

segmentazione

suddivisione di un documento sorgente in porzioni più piccole, normalmente frasi

database terminologico

database contenente una raccolta di parole che hanno un significato particolare in un determinato campo

terminologia

raccolta di parole che hanno un significato particolare in un determinato campo

sistema di gestione della terminologia

software di traduzione che consente di raccogliere, elaborare e proporre in modo efficace la terminologia

sistema basato su memorie di traduzione

software di traduzione grazie al quale i professionisti del settore possono:

1) riutilizzare con facilità traduzioni precedenti

2) automatizzare molte attività connesse alla traduzione

Fonti

LAGOUDAKI, E. Translation Memories Survey [online]. [London]: Imperial College, 2006 [citato nella versione del 27 dicembre 2009]. Disponibile sul Web all'indirizzo:<http://www3.imperial.ac.uk/portal/pls/portallive/docs/1/7294521.PDF>.

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Uwe Muegge è il direttore di MedL10N, la divisione scienze umane di CSOFT. Attualmente è membro del comitato TC37 presso l'Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO) e tiene corsi di specializzazione sulla traduzione assistita al Monterey Institute of International Studies.

uwe.muegge@medl10n.com

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