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Dal Testo al Modulo

Da qualche tempo ormai le macchine vengono progettate e costruite usando dei moduli, ossia dei componenti standard ben definiti e riutilizzabili. Nei manuali, l'approccio modulare ha cominciato ad essere accettato solo di recente e lentamente. Con XML ed un'ampia varietà di strumenti di editing, i prerequisiti tecnici per il cambiamento sono al momento solo una questione di necessità individuali – si può, di fatto, trovare la giusta soluzione per qualsiasi scopo. Ma per i comunicatori tecnici si presenta il problema di cosa considerare quando si scrive un testo, mutate queste condizioni. Un aspetto basilare è rappresentato dalla seguente considerazione di ordine linguistico: come si può determinare se un componente di testo è adatto come modulo?


La forma segue la funzione
Anche la vecchia regola di Louis Sullivan torna comoda quando si passa alla creazione modulare di un testo. Solo raramente un testo modulare viene creato dal nulla. Un metodo molto più comune è quello di standardizzare dei documenti esistenti e quindi di estrarne i moduli appropriati. Il giusto punto di partenza per far ciò è la funzione delle unità di testo separate.
Ma ancora una volta è chiaro che risulta difficile pensare ai testi come ad una sequenza di parti funzionali. Il più delle volte si è ostacolati da una specifica supposizione di base: la funzione dei testi è di fornire informazioni ad altri. Un fraintendimento che non risulta meno errato per il semplice motivo di essere ampiamente condiviso.
Il fatto è che si usa il linguaggio principalmente per agire: si insegna, si avverte, ci si impegna, si scommette o si giura su qualcosa. Molto raramente si vogliono solo fornire informazioni.. viste in quest'ottica, le parole sono sempre azioni.

Parole, azioni, funzioni
In linea di principio, si ha a disposizione una grande abbondanza di azioni linguistiche e quindi qualsiasi numero di possibili funzioni. Si può classificarle in cinque gruppi principali:
· presentare, ad esempio informare, reclamare o determinare;
· istruire, ad esempio consigliare, proibire o avvertire; 
· impegnarsi in qualcosa, ad esempio promettere, minacciare o organizzare;
· esprimersi, ad esempio congratularsi, ringraziare o lamentarsi;
· decidere/stabilire, ad esempio incaricare qualcuno, identificare, autorizzare o definire.
Per tipi di testo differenti si usano selettivamente azioni di testo diverse e quindi, si soddisfano differenti funzioni. Il punto principale dei manuali è costituito dal gruppo «insegnare» mentre un punto minore dal gruppo «presentare». In singoli casi, si possono coprire anche altre funzioni quali impegnarsi in qualcosa "garantiamo la piena funzionalità …", esprimersi "ci congratuliamo con voi per aver acquistato il nostro prodotto …" o decidere/stabilire "il testo maiuscolo indica una voce del menu".
In molti casi, le funzioni di testo seguono una struttura gerarchica. Un avvertimento (guidare), ad esempio, è costituito da sub-unità che vietano un'azione (dare istruzioni/guidare), viene presentato il tipo di rischio (presentare) e - se richiesta – viene proposta un'azione alternativa (istruire/guidare), oppure viene minacciata la perdita della garanzia (impegnarsi).

Dalla funzione al modulo
In particolare, questo genere di azioni linguistiche più complesse costituisce un'ottima base per definire i moduli di testo. Esse hanno
· un ambito sufficiente a rimanere gestibili nella vita di ogni giorno nel settore editoriale;
· sono (ben) strutturate e
· ben definite.

Unità di testo molto frammentate hanno senso solo se possono essere usate automaticamente, ad esempio quando il nome di un prodotto è impostato come una variabile all'interno della documentazione completa. Si consiglia quindi, di utilizzare una struttura interna, poiché questo genere di modulo di testo è idealmente adatto a costituire un modello per altri moduli.
La sfida maggiore per i moduli di testo è rappresentata dall'uniformità interna: poiché da un lato, i moduli non devono essere troppo rigidamente definiti o chiusi altrimenti i testi finali presenterebbero una serie di materiale testuale; dall'altro, bisogna assicurare che il modulo non supponga implicitamente componenti di testo non presenti nella versione finale. Ma come riconoscere questi riferimenti costituisce un'altra questione che è al di fuori dell'ambito della funzione di testo.


tradotto da Tiziana Sicilia, e-Translations